Panorama di Oria sotto un cielo azzurro

Quella misteriosa nebbia di Oria Fumosa

La prima leggenda che ho imparato sin da bambina è quella del mio paese, Oria.
Potrebbe sembrare un po’ splatter ma ha fatto e continua a far leva nei cuori dei  piccoli oritani e di chiunque passi da qui, forse proprio per quella nebbiolina che rende il paesaggio fiabesco per chi giunge dai paesi limitrofi.

 

Una narrazione tradizionale

 

La leggenda popolare racconta un episodio avvenuto intorno al XIII secolo, periodo di costruzione del castello, o forse più antico della costruzione delle mura della città, dove per permettere la resistenza di esse occorreva il sacrificio di un’ innocente. Per questa profezia fu rapita e sacrificata una povera fanciulla cui sangue venne riversato sulle mura affinché non crollassero.
Sua madre disperata da quel gesto, urlò a squarciagola contro il territorio oritano :

 Medioevo

” Possa tu fumare Oria, come fuma il mio cuore esasperato”


Nacque così la leggenda ricordata da noi paesani con una struggente nenia: 



“A Oria fumosa cittera nna carosa, pi quantu era piccinna , ca si la mintera  a mposcia” 

(A Oria fumosa, uccisero una bambina così piccola che potevano metterla in tasca).

 

Nebbia che albero e caseUna storia triste, una delle tante del periodo, che unita ad un fenomeno atmosferico legato alla posizione della città crea tuttora un’aria particolarmente suggestiva tanto da ispirare uno spettacolo teatrale.

 

 

 

Non solo una leggenda

La nebbiolina che ci avvolge nelle serate particolarmente umide , ha contribuito anche alla creazione di un modo di dire che ripetiamo tra amici e compaesani:

 

“Oria Fuma, Francaidda Uarda, Latiano faci la uardia e Manduria? ni cogghi l’acqua”

 

(Oria fuma, Francavilla Fontana guarda , Latiano fa la guardia e Manduria? raccoglie l’acqua).
Racchiudendo così in una piccola frase le caratteristiche geografiche di Oria, posizionata  più in alto rispetto ai paesi limitrofi.
Trovo meraviglioso il modo in cui un fenomeno naturale faccia nascere leggende e modi di dire. Storia, natura e fantasia si intrecciano e danno luogo ad un racconto unico.

 

Qualche curiosità

 

La mia Oria, è situata sulle dune fossili dell’entroterra tra Brindisi e Taranto, lungo il passaggio della via Appia , Terra Messapica e luogo di insediamento di una colonia ebraica cui vicende e testimonianza sono narrate dal poeta ‘Ahima’az ben Paltiel nel Libro delle Discendenze (Sefer Yuhasin). Il libro racconta le vicende di una famiglia ebraica vissuta proprio qui, ad Oria nei secoli IX- XI.

Storie da raccontare

Molte altre storie ho da raccontare ma le custodirò per il futuro.
Invito ad essere più curiosi, a cercare i racconti e le leggende intorno alla nostra terra.
Infondo capita a tutti di soffermarsi in un posto e domandarsi come sia nato tutto questo.
E ciò che mi accade quando osservo Oria, mi immedesimo e immagino come essa sia apparsa agli occhi dei primi popoli che sono giunti qui portando il culto di divinità come Demetra e Persefone
(il santuario è situato proprio nei pressi di casa mia).
Forse questo paesino è più incantato di quello che sembra.
Bella sei Oria mia.

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